L’influenza… chi, come e perchè!

influenza

Ogni anno sentiamo parlare molto di influenza soprattutto in relazione alle vaccinazioni, ma oggi,  vediamo innanzi tutto cos’è, chi ne è il responsabile, come viene veicolata e cosa fare per prevenirla.

Se vogliamo dare una definizione, l’influenza è uno stato di malessere spesso non grave, più tecnicamente una malattia infettiva acuta, che si manifesta solitamente con problemi a carico delle vie respiratorie sia superiori (naso, bocca, gola) che inferiori (polmoni e bronchi). L’influenza causa sintomi comuni come tosse, febbre, mal di gola, mal di testa, stanchezza, dolori articolari e muscolari. A volte i sintomi possono anche riguardare l’apparato digerente con fenomeni di nausea, diarrea e vomito.

Il responsabile è un microrganismo, o meglio un VIRUS appartenente alla famiglia degli Ortomixoviridiae (dal greco orthos per dritto e myxa per muco).

COS’E’ UN VIRUS

I virus sono microrganismi infettivi (parassiti endocellulari obbligati) che hanno la caratteristica di replicarsi esclusivamente all’interno di cellule ospiti di qualsiasi essere vivente, quindi nell’uomo, negli animali, nelle piante ed anche in altri microrganismi come i batteri.

Il Virus alle volte può vivere anche fuori dalle cellule ed in questo caso prende il nome di Virione, e presenta la seguente struttura:

  • all’interno contiene il patrimonio genetico che può essere costituito da DNA o RNA (Acido Desossiribonucleico e Acido Ribonucleico) da cui il virus prende la denominazione di “Virus a Dna” o “Virus a Rna”;
  • l’informazione genetica, protetta da una struttura proteica ovvero il Capside che a sua volta può essere a contatto con il Pericapside (ulteriore protezione presente nei virus degli eucarioti ovvero organismi senza nucleo);
  • i virioni possono dunque infettare le cellule ospiti, le quali vengono riconosciute dai Capsomeri (strutture proteiche esterne che legano quindi la cellula da infettare);virus influenza

Una caratteristica importante di questi microrganismi è la capacità di modificare la loro struttura esterna del capside, permettendogli di variare di conseguenza la loro antigenicità. Questo spiega perchè ogni anno il virus dell’influenza è diverso e ci ritroviamo a combattere un nuovo microrganismo contro cui non abbiamo ancora, ovviamente, sviluppato anticorpi.

Anche la produzione dei vaccini è diversa di anno in anno, e viene fatta sulla base di previsioni eseguite sui ceppi virali che potrebbero portare dunque ad una influenza diversa da quella dell’anno precedente.

COME VIENE TRASMESSA

Il contagio avviene solitamente attraverso i liquidi oro-nasali, attraverso un semplice starnuto o con un colpo di tosse; i microrganismi vengono liberati nell’aria passando facilmente a chi è vicino alla persona infetta.

Inoltre il contagio può avvenire toccando superfici a loro volta toccate dal soggetto malato (non è una cosa frequente in quanto i virus sopravvivono poco tempo nell’ambiente esterno)

Per evitare la trasmissione del virus bastano piccoli accorgimenti quali:

  • starnutire in un fazzoletto di carta e gettarlo subito

  • lavarsi spesso le mani e usare igienizzanti

  • non usare oggetti toccati dalla persona infetta

  • non toccarsi occhi, bocca e naso con le mani sporche

COME CURARLA

Usando farmaci antipiretici in caso di febbre, antidolorifici, o semplicemente anti congestionanti nelle fasi iniziali. Non sono necessari antibiotici se non in casi di infezione dovuta alla presenza di batteri. Non sottovalutate mai le prime fasi ovvero il semplice raffreddore che, se non curato o se curato superficialmente, può portate a sintomi più forti nelle fasi successive dell’influenza e a volte anche a malesseri più gravi come polmonite e bronchite.

COME PREVENIRLA

La prevenzione è la via più efficace contro l’influenza e può comprendere le vaccinazioni (per alcuni soggetti come bambini e anziani), o più semplicemente sane abitudini comportamentale ed una giusta alimentazione, che migliora e aiuta il nostro sistema immunitario a reagire o a prevenire l’attacco virale.

Analizziamo ogni possibilità più da vicino:

  1. Le vaccinazioni: sono molto utili soprattutto in soggetti a rischio come anziani, bambini o soggetti con patologie gravi ed anche in persone che, lavorando a contatto con il pubblico, sono più esposte a contrarre la malattia. Vaccinandosi si limitano molto le probabilità di ammalarsi in quanto si diventa immuni dal virus o, nel caso in cui si contragga l’influenza, i sintomi sono decisamente meno forti.vaccino-antinfluenzale-2016La protezione fornita dal vaccino dura all’incirca dai 6 ai 12 mesi pertanto va ripetuta ogni anno, inoltre, in base al soggetto che lo effettua, possono essere fatti uno o più richiami. Il periodo ottimale per la vaccinazione è quello compreso tra ottobre e novembre. I vaccini disponibili sono creati dal virus inattivato, ovvero è un virus trattato chimicamente e frammentato per ricavarne solo gli antigeni di membrana (parti esterne del virus descritte precedentemente) ovvero quelle parti del virus che nell’organismo umano provocano una risposta immunitaria. Pertanto le vaccinazioni scatenano nei soggetti la produzione di anticorpi senza però provocare la malattia. I vaccini vengono dunque prodotti ogni anno in quanto, come detto precedentemente, cambia l’antigenicità del virus; il tutto viene sorvegliato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I soggetti che dovrebbero vaccinarsi, secondo il Ministero della salute, sono

    • persone con età maggiore uguale a 65 anni

    • persone a rischio di complicazioni secondarie

    • medici, infermieri e tutti coloro a contatto con il pubblico e con i bambini

    • donne con gravidanza al 2°-3° trimestre in quanto possono presentare problemi a carico del sistema cardio respiratorio dovuto all’influenza, e che potrebbe causare danni seri al feto
  • Al contrario non dovrebbe essere effettuata su:

    • soggetti allergici alle proteine dell’uovo, o ad altri costituenti del vaccino;
    • in neonati o bambini, se non affetti da patologie gravi;
    • in tutti coloro che hanno manifestato reazioni allergiche in precedenti somministrazioni

Solitamente i vaccini non hanno controindicazioni, a volte se ci si vaccina per la prima volta si possono manifestare i sintomi dell’influenza come febbre, dolori articolari e muscolari, debolezza, mal di testa ecc.

Visita www.easyfarma.it

2. Buone abitudini comportamentali:

  • in casa è indicato aprire spesso le finestre per far circolare aria pulita e mantenere una certa percentuale di umidità, questo perchè il ristagno di aria favorisce la moltiplicazione dei microrganismi ed inoltre l’aria secca facilità l’ingresso di batteri.
  • E’ inutile ricordare l’importanza dell’igiene personale, fondamentale per evitare l’insorgenza della malattia, pertanto lavarsi spesso le mani e non toccarsi occhi ,bocca e naso con le mani sporche, serve a prevenire l’influenza.
  • Anche l’abbigliamento svolge un ruolo essenziale, infatti evitando di indossare capi troppo pesanti ma vestendosi a strati, ci permette di evitare una eccessiva sudorazione e quindi di ammalarci.
  • Altra sana abitudine è sicuramente evitare gli sbalzi di temperatura; passare da un ambiente troppo caldo ad uno troppo freddo, aumenta di molto la possibilità di contrarre l’influenza. La differenza di temperatura che dovrebbe esserci tra un ambiente esterno ed uno interno è di circa 10-15° C .
  • In fine ricordate che è meglio evitare luoghi troppo affollati in quanto è più facile venire a contatto con virus e batteri.

3 . Una sana e corretta alimentazione:

  • L’alimentazione è sempre un buon alleato per salvaguardare la nostra salute; durante la stagione invernale dobbiamo proteggerci dunque dall’influenza che ci costringe a rimanere a letto per diversi giorni. Ma come fare? Innanzi tutto gli alimenti più indicati sono frutta di stagione (ad esempio arance e mandarini ricchi di vitamina C) e verdura (broccoli, cavoli e verza ricchi di antiossidanti) che permettono al nostro corpo di assumere vitamine e minerali. Tra questi ultimi, i più importanti sono Zinco e Ferro che servono per lo sviluppo di anticorpi. Gli antiossidanti sono utili in quanto eliminano i radicali liberi che a loro volta abbassano le difese immunitarie. Aggiungere o sostituire il limone all’aceto, permette di migliorare l’assorbimento del ferro che , come già detto, stimola e aiuta la produzione di anticorpi e a ridurre i sintomi del raffreddore come tosse e mal di gola. E’ importantissimo bere molto, non solo acqua ma tutte quelle bevande salutari, ricche di vitamine e sali minerali, che possiamo anche addolcire con del miele (o un suo sostituto ovvero la pappa reale che è anche un energizzante). Solitamente durante l’influenza si va incontro a disidratazione perciò bere ad esempio tè verde, tisane e infusi ci aiuterebbe a compensare la perdita di minerali. Usare in cucina aglio e cipolla è indicato, oltre che per il loro contenuto di vitamine e sali minerali, anche per la loro azione antisettica e fluidificante soprattutto sul catarro. Una sana abitudine alimentare,durante la stagione invernale, è preparare del brodo caldo che è vasodilatatore, è fluidificante per muco e catarro,ed allevia le irritazioni delle vie aeree superiori (naso, gola). Il calore infatti fornisce una sensazione di benessere fisico e migliora le nostre naturali difese immunitarie. Non sottovalutate infine l’importanza di alcune spezie come Paprica, Curry e Peperoncino che sono vasodilatatori e dunque aumentano la sudorazione e regolarizzano la temperatura corporea, in più sono antinfiammatori naturali.

Cosa fare con i bambini influenzati?

La prima e importantissima regola è non costringerli a mangiare se non ne hanno voglia ma piuttosto invogliarli a bere molto; come detto poc’anzi l’influenza porta a disidratare il nostro corpo in particolar modo nei bambini , quindi preparate bevande a base di frutta, latte, anche zuccherati in modo da fornire loro calorie che compensino l’assenza di cibo.

influenza nei bambini

Un consiglio che danno spesso i pediatri è seguire la regola delle “Tre Elle” “Letto,Lana,Latte”: con Letto si intende il riposo; è indicato che il bambino non faccia attività iperattive, ma piuttosto stia sul divano magari a guardare la tv con un copertina ed una bevanda; Lana sta per caldo, quindi non esporre il bambino a correnti, evitare che stia sul pavimento a giocare e cercare invece di tenerlo in ambiente caldo ma non troppo; in fine per Latte si intende l’assunzione di liquidi che servono ,come detto prima, ad evitare la disidratazione del vostro bambino.

In caso di problemi a carico del tratto gastrointestinale, preparare piatti leggeri poveri di condimento e fare attenzione a vomito e diarrea.

Nel caso in cui il vostro bambino vomiti, bisogna evitare assolutamente di somministrare subito altri liquidi; se sente la necessità di bere è consigliato dare un pò di acqua e zucchero o tè, con un cucchiaino in piccole quantità. Il tè è più indicato in quanto contiene Teina che ha la funzione di rallentare l’attività gastrica.

Nel caso invece si manifesti diarrea, è necessario controllarne la durata; per le prime 6-12 ore dall’evento, si dovrebbe sostituire l’alimentazione con dei liquidi che reidratino il bambino; dopo le 12-24 ore invece bisogna togliere dall’alimentazione del bambino i latticini, al massimo possiamo dare dei derivati ma a basso contenuto di lattosio che risultino più digeribili; ed in fine somministrare dei probiotici utili a riequilibrare la flora intestinale.

E’ ovvio che prima di tutto questo è necessario consultare il proprio pediatra.

Solitamente il periodo di riposo per consentire a vostro figlio di riacquistare completamente il massimo della forma è di circa 5-7 gg.

dott.ssa A. Donvito

preparati per l'inverno

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici, a te non costa nulla ma avrai ripagato il nostro impegno :)

Lascia un commento